The charming hotel where you can buy anything but spirit
Hameau in francese, significa frazione, piccolo borgo legato a un municipio più grande. Se il termine italiano « frazione » suggerisce catasti polverosi e lavoro di geometri, il francese « hameau » contiene un’anima poetica lontana dagli archivi urbanistici. « Hameau » è un piccolo borgo raccolto intorno a una cappella, alla casa del notabile, a una piazzetta dove lo scroscio di una fontana di pietra culla le ore quotidiane.
L’Hameau des Baux, nel cuore più glamour della Provenza, tra scorci dipinti da Van Gogh, vedute cantate da Frederic Mistral e angoli paradisiaci contesi dalla crème dei VIP d’oltralpe, è un esauriente e concreto riassunto di pietra di questo spirito « hameau » alla provenzale.
Dalla bastide (edificio principale) si accede a un’ampia terrazza fiorita che a sua volta dà su una piazza lillipuziana ornata da platani e fontane; qui campeggia un vecchio camioncino Citroen HY, gloria vintage trasformata in food truck e punto ristoro per chi si accomoda ai tavolini blu carta di zucchero della piazzetta, sotto le ghirlande di carta danzanti sulle note del mistral che soffia sulle Alpilles.
Tra le suite ricavate nelle antiche case del borgo, acconciate di cascate di glicini e pampini di vigna, la piscina e il suo pool bar danno un’impronta trendy, grazie ai gazebo design. Qui c’è pace tra gli ulivi. Tutto intorno, ulivi centenari punteggiano lo spazio verde: un libro, una sdraio, il canto delle cicale e i profumi di macchia mediterranea conciliano il relax.
Tutto all’Hameau, è in vendita, dall’arredamento di design 60-80 delle camere e delle sale comuni, alle creazioni degli artigiani e dei designer locali esposti nella boutique, ai volumi della biblioteca dove collaborazioni con diverse case editrici – al mio passaggio c’era Actes Sud, prestigiosa editrice di Arles – permettono ai viaggiatori di curiosare fra le più interessanti proposte letterarie del momento.
Ma l’anima di questo concept hotel -così ha voluto definirlo il proprietario, un importante imprenditore di Tolosa con la passione per l’hotellerie – non si limita a questo. L’idea è quella di proporre ai viaggiatori un universo, un lifestyle, un modo di vivere che rechi l’impronta e il carattere Hameau des Baux. A questo spirito corrisponde anche il modo di visitare la regione (splendida) e i villaggi circostanti: il delizioso Maussanne Les Alpilles, la mondana Saint Remy, e naturalmente, lo scenografico Baux de Provence.
L’Hameau des Baux dispone infatti di un meraviglioso parco macchine d’epoca, sii può scegliere fra una fiammante e ruggente Mustang rossa decappottabile del ’66, un’elegante Triumph color verde bottiglia, o ancora una bella 2 Chevaux Citroen divertente e bohème.
L’Hameau de Baux ha un’anima vintage, un cuore romantico e uno spirito dinamico e innovativo.
Da vivere.
Hameau des Baux
Chemin de Bourgeac,
13520 Paradou
Eva Morletto